Gestione sostenibile delle foreste
Le Foreste nel mondo sono una ricchezza inestimabile e rappresentano il 29,6 della superficie terrestre, mentre il settore forestale Europeo rappresenta “solo” il 5% del patrimonio forestale mondiale e copre circa il 25% dell’attuale produzione mondiale di prodotti forestali.
Sebbene la domanda interna di prodotti forestali sia in crescita e l’Unione Europea sia diventata anche uno dei maggiori esportatori di prodotti forestali, le sue foreste si stanno espandendo. Le foreste europee sono così vaste che, se suddividessimo la loro superficie globale per ogni cittadino europeo, ad ognuno spetterebbe una porzione pari a due campi da calcio e mezzo.
Oltre 1 miliardo di ettari di foresta si estendono attraverso 44 paesi e la loro superficie continua a crescere di 510.000 ettari l’anno. Attualmente nelle foreste europee ci sono 20 miliardi di metri cubi di legno e solo il 64% del loro incremento annuale viene tagliato. Gli oltre 645 milioni di metri cubi di legno che ricrescono ogni anno nelle foreste europee ci permettono di dire che il legno, in Europa, può essere considerato una risorsa inesauribile.
In Europa, in concetto di gestione sostenibile delle foreste è stato definito nel 1993 nella Conferenza Interministeriale pan-europea sulla protezione delle foreste in Europa: “la gestione e l’utilizzo delle foreste deve essere operato con modalità e livelli tali da salvaguardare la loro produttività, biodiversità, capacità di rigenerazione, vitalità e la loro capacità di svolgere, oggi e in futuro, le loro funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale, senza recare danni ad altri ecosistemi”.
Informazioni accurate e un’attenta pianificazione sono elementi essenziali per una gestione sostenibile delle foreste. Organizzazioni come la FAO nel settore della pianificazione forestale e della statistica offrono informazioni e strumenti indispensabili per i gestori forestali.
Le foreste europee sono trattate come veri e propri ecosistemi, considerando sia gli aspetti ambientali che quelli economici e la loro gestione sostenibile prende in considerazione diverse aspettative, sia sociali che ambientali: il cambiamento climatico, l’inquinamento, l’utilizzo del territorio, la protezione e certificazione delle biodiversità, la produzione di legno, la risorsa acqua.
L’industria forestale europea riconosce che il suo futuro è indissolubilmente legato alla protezione ed espansione delle foreste. Per questo leggi severe ed efficaci assicurano che siano sempre piantati più alberi di quanti ne vengono tagliati. Tutti i paesi europei hanno policy e provvedimenti riguardanti la riforestazione. Sebbene il numero di alberi piantati per ogni ettaro vari a seconda delle specie e della natura del terreno, questi saranno sempre in numero maggiore di quelli tagliati, per permettere alla foresta di rigenerarsi.
Circa il 12% della superficie delle foreste è specificatamente protetta per preservare le diversità biologiche e del paesaggio. Di queste, più di 1,6 milioni di ettari sono riserve forestali. Ci sono ampi tratti di foreste protette nell’Europa del nord ed orientale, che vengono gestite mantenendo al minimo l’intervento dell’uomo. L’85-90% delle foreste europee assolve a molteplici funzioni e aiuta nel contempo a proteggere il suolo, le acque e l’ecosistema naturale.
Da oltre 250 anni esiste in Europa un’efficace gestione forestale. La foresta coltivata è il prodotto intelligente dello sfruttamento centenario e della conservazione delle aree silvicole da parte dell’uomo. Conservare preventivamente le foreste e sfruttarle come fonte della più importante materia prima rinnovabile è compito dell’industria del legno.
Fonti: Promo_legno